A.S. 361 penisola Magnisi
Penisola Magnisi Priolo Gargallo SR
La batteria antiaerea A.S. 361, con funzione difensiva a doppio compito, sia antiaereo ed antinave, venne installata prima dell'entrata dell'Italia nel Secondo Conflitto Mondiale. La batteria era armata con sei cannoni da 102/35 m/m. Il personale militare era inquadrato nella 7° Legione MILMART (Milizia Artiglieria Marittima), con Comando ad Augusta. Buona parte di questo sistema difensivo, corredato da altre strutture di servizio ancora oggi visibili, come la piccola cappella (in parte crollata) ed altre strutture che fungevano da alloggi, venne collocato nella parte nord-orientale della Penisola Magnisi, nell'area in cui sorge la più grande delle necropoli relativa all'abitato preistorico di Thapsos. I locali sotterranei, connessi alle piazzuole dei cannoni, fungevano da deposito per le munizioni e cariche da lancio. Durante le operazioni belliche del luglio 1943, il Comando della Milizia Artiglieria Marittima ordinò il sabotaggio della batteria; gli otturatori e i castelli delle mitraglie furono nascosti in una grotta della scogliera sottostante. La piazzaforte di Augusta-Siracusa passò alla storiografia del ventesimo secolo con la fama della base più munita come sistema difensivo che, però, crollò senza combattere. (Fonte: Comune di Priolo Gargallo)